Yann Arthus-Bertrand, fotografo e ambientalista francese, autore del documentario “Human”, parla della Laudato sì’ come di una “lezione” e dice: “solo una rivoluzione spirituale ci salverà dal riscaldamento climatico”. E’ lui il curatore delle fotografie dell’edizione illustrata della “Laudato si’” (Rizzoli-Lev) da qualche giorno in libreria.
Yann, che si definisce ateo, sa bene, grazie alla sua lunga vita in cui ha incontrato migliaia di persone, e dopo il suo straordinario documentario ha compreso ancor di più che l’80% degli abitanti del mondo crede in Dio. Dunque, appare chiaro il fatto che l’impegno delle guide spirituali è decisivo nella storia dell’umanità. Egli che oggi si considera un ecologista un po’ smarrito, dice di sè: “ho 72 anni e da quando ne avevo 20 mi appassiono per l’ecologia. Quando sono nato eravamo due miliardi, oggi siamo sette miliardi e settecento milioni, la demografia è uno dei problemi importanti che non siamo riusciti a fermare, è il vero problema di cui nessuno parla. Bisognerebbe fare ancora più educazione nei Paesi in via di sviluppo per arrestare questa demografia che sta esaurendo le risorse del pianeta”. Questo è solo uno degli aspetti su cui riflettere e su cui dobbiamo fare i conti per sostenere una crescita più consapevole. Egli continua, dicendo: “certo oggi il mondo va meglio, da una quarantina di anni a questa parte abbiamo guadagnato 20 anni nella speranza di vita, c’è molta meno mortalità infantile, più educazione, maggiore ricchezza e più comfort, basti pensare che cinquant’anni fa una persona su tre aveva fame, oggi solo cinque su nove. Tuttavia tutto questo ha un prezzo da pagare ‘la distruzione della vita che ci circonda’”.